Psicologia

La psicologia è la scienza che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali.

Tale studio riguarda le dinamiche interne dell'individuo, i rapporti che intercorrono tra quest'ultimo e l'ambiente, il comportamento umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte.

Attualmente la psicologia è una disciplina composita, i cui metodi di ricerca vanno da quelli strettamente sperimentali a quelli più etnograficamente orientati; da una dimensione strettamente individuale, a metodi con una maggiore attenzione all'aspetto sociale e di gruppo. Queste diversità di approcci ha prodotto un'articolazione di sottodiscipline psicologiche, con differenti matrici epistemologico-culturali di riferimento.

La psicologia si differenzia dalla psichiatria, in quanto quest'ultima è una disciplina medica, focalizzata specificatamente sull'intervento sanitario in merito ai disturbi psicopatologici, soprattutto tramite psicofarmaci.

La psicologia studia i processi mentali e i comportamenti.

 

I processi mentali

I processi mentali, in psicologia, si possono suddividere in due ampie categorie: processi cognitivi e processi dinamici.

 

1. I processi cognitivi

I processi cognitivi sono quei processi che permettono ad un organismo di raccogliere informazioni sull'ambiente, immagazzinarle, analizzarle, valutarle, trasformarle, per poi utilizzarle nel proprio agire sul mondo circostante.

I principali processi cognitivi sono:

·       la percezione: funzioni psicologiche che permettono all'organismo di acquisire informazioni circa lo stato e i mutamenti del suo ambiente grazie all'azione di organi specializzati quali la vista, l'udito. il tatto, il gusto, l'olfatto;

·       l'attenzione: capacità di selezionare gli stimoli e di mettere in relazione i meccanismi che provvedono a immagazzinare le informazioni nei depositi di memoria a breve termine e a lungo termine con influenza diretta sull'efficienza delle prestazioni nei compiti di vigilanza;

·       l'intelligenza: processo che consente all'uomo in quanto dotato di struttura cerebrale geneticamente sufficientemente evoluta, di risolvere nuovi problemi che implicano una ristrutturazione del rapporto di adattamento con l'ambiente;

·       la memoria: capacità di un organismo vivente di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per relazionarsi al mondo e a gli eventi futuri;

·       l'immaginazione: capacità di rappresentare un oggetto assente oppure un affetto, una funzione somatica, una tendenza istintuale, non attualmente presenti. In essa si prescinde dalle strutture causali e temporali dalla continuità critica ma non dagli influssi dell'emotività. L'immaginazione può esser vista come il regredire ad uno stadio più infantile come ad uno stadio di maggior creatività che trova soluzioni che sfuggono alla logica; 

·       il pensiero: attività mentale che comprende una serie svariata di fenomeni come ragionare, riflettere, immaginare, fantasticare, prestare attenzione, ricordare, che permette di essere in comunicazione con il mondo esterno, con se stessi, e con gli altri, nonché di costruire ipotesi sul mondo e sul modo di pensarlo;

·       il linguaggio: insieme di codici che permettono di trasmettere, conservare ed elaborare informazioni tramite segni intersoggettivi in grado di significare altro da sé;

·       la coscienza: fenomeno qualitativo della psiche che si enuncia come l'essere coscienti di se stessi, di autoriferirsi, di esser coscienti del mondo, degli altri.

 

2. I processi dinamici

I processi dinamici sono quei processi mentali non riconducibili a meccanismi biologici e a processi fisiologici, i quali sono riconducibili ad una personalità integrata, caratterizzati da una continua interazione e non sono definibili come apparati statici.

I principali processi dinamici sono:

·       il bisogno: stato di tensione più o meno intensa dovuto alla mancanza di qualcosa che risponde o a esigenza fisiologiche più o meno evidenti o a esigenze voluttuarie divenute, per abitudine, necessarie, o a esigenze psicologiche avvertite come indispensabili per la realizzazione di sé, o a esigenze sociali apprese dall'ambiente;

·       la pulsione: in ambitopsicoanalitico è la costituente psichica che costituisce uno stato di eccitazione che spinge l'organismo all'attività, geneticamente determinata ma suscettibile di essere modificata dall'esperienza individuale;

·       l'attaccamento: legame affettivo, particolarmente intenso, riferito o ad una persona, o ad una cosa, o ad un ambiente, riconducibile al legame affettivo fra una persona (in età infantile) e sua madre;

·       l'emozione: reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale. La sua comparsa provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo, psichico;

·       la motivazione: fattore dinamico del comportamento animale ed umano che attiva e dirige un organismo verso una meta. Le motivazioni possono essere coscienti o inconsce, semplici o complesse, transitorie o permanenti, primarie (ossia di natura fisiologica) o secondarie (ossia apprese dall'ambito socio-culturale). Infine vi sono le motivazioni superiori come le motivazioni ideali o i modelli esistenziali che l'organismo assume in vista della propria autorealizzazione;

·       la personalità: nucleo irriducibile, di difficile modificazione, che rimane tale al variare delle situazioni ambientali, storiche, culturale, il quale si ritrova ad interagire ed ad esprimersi in esse.

 

(http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia)